Crucianelli

by Jack Marchal

The Crucianelli company was founded in 1888 in Castelfidardo by Sante Crucianelli, a former partner of Paolo Soprani and also a pioneer of the regional accordion industry.

Facing the crisis that hit the sector in the early 60′s the company diversified its business in guitar manufacturing following Oliviero Pigini’s example with his Eko company.

The relationship to Eko determines Crucianelli’s whole guitar history. During the glitter celluloid era of the first half-decade the two companies are in tough competition, for every Eko model comes out a matching Crucianelli instrument. From 1965 on both companies increasingly specializes in its own field, Eko focuses on acoustics and solidbodies, Crucianelli on semi-acoustics, and both cooperate with Vox. Technical contributions of Eko and Crucianelli melt together on certain Vox (and even Eko ) models. Olivieri Pigini was planning a merger of both companies’ guitar operations. His sudden death in 1967 didn’t allow the project come to reality.

On the international market any six-stringed thing with a colourful plastic coating is called an Eko. Crucianelli guitars are very often confused with Eko and sold as such. Those guitars seldom confess readily their true origine, they hide inside a maze of brandnames. Some belonged to Crucianelli, especially Élite and the rarer names Elli-Sound and Custom Built. There were brandnames given by the official American distributors, PANaramic (by PANcordion Inc., NYC a accordion company from Ernest F. Deffner.) and Tonemaster (by The Imperial Accordion Co., Chicago), more or less special models supplied in contract manufacturing to big OEMs like Vox and Baldwin, there were the brands applied by American traders such as España, Ardsley, FH, and a crowd of minor U.S. distributors.

La ditta Crucianelli fu fondata nel 1888 a Castelfidardo da Sante Crucianelli, ex-collaboratore di Paolo Soprani ed egli stesso uno dei pionieri dell’industria locale della fisarmonica. Nei primi anni 60, dovendosi confrontare con la crisi del settore, l’azienda si diversificò nella produzione di chitarre, sull’esempio di Oliviero Pigini e della sua Eko.

I rapporti con Eko determinano tutta la storia delle chitarre Crucianelli. Nella prima metà degli anni 60, al tempo del celluloide a brillantini, le due aziende sono in concorrenza frontale, a ogni modello Eko ne corrispondeva uno speculare della Crucianelli. Dal 1965 si delinea una specializzazione sempre più accentuata, Eko si focalizza sulle chitarre acustiche e solidbody, Crucianelli sulle semi-acustiche, ed entrambi lavorano per Vox. Certi modelli Vox (ma anche Eko ) denotano una fusione dei contributi tecnici di Eko e Crucianelli. Oliviero Pigini stava preparando una fusione vera del ramo chitarre delle due imprese. Con la sua improvvisa scomparsa nel 1967 il progetto venne abbandonato.

Nel mercato internazionale, qualsiasi cosa è ricoperta di plastica colorata e ha sei corde viene chiamata Eko. Quindi è frequentissimo vedere vendute e scambiate per Eko chitarre di Crucianelli. Queste in effetti non confessano volentieri la propria origine, si dissimulano in un vero dedalo di marchi. Ci sono quelli appartenuti a Crucianelli, sopratutto Élite e più raramente Elli-Sound e Custom Built, i marchi dei distributori americani ufficiali, PANaramic (di PANcordion Inc., New York) e Tonemaster (della Imperial Accordion Co, Chicago), i modelli più o meno speciali prodotti per conto di grandi clienti come Vox e Baldwin, i marchi di importatori americani come España, Ardsley, FH, e una folla di distributori minori in USA.